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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Civitella del Tronto (29-2-1888). [Inizio Voce]aleggiato nel più bello della vita di un'aura sepolcrale vedemmo languido e mesto il fior della speranza, e quando da esso ucciso una pietra celò quel fiore a' nostri sguardi... Oh, amata Gemmina! Commossi fino alle lagrime per tante prove ed eloquenti pubbliche manifestazioni verso di noi, rendiamo a tutti i nostri più vivi ringraziamenti. Distinte grazie ai sigg. medici, i quali nulla nel campo della scienza lasciarono intentato, perché una sì giovane esistenza proseguisse il suo cammino; alla signora istitutrice Costantini, alle alunne, e tra queste in particolare colei, che inspirata dall'amore per la defunta, ne lodò in poche righe di stampa la vita; al corpo musicale, ai diletti parenti, ed infine a tutti quelli che con ammiranda devozione accompagnarono l'estinta all'ultima dimora. La gratitudine imperitura di un padre, di una madre, di un fratello, si aggiunga alle celesti preghiere di quell'anima beata. (Filippo, Anna, Alfonso Fortis)
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