REGIONE
La morte di Donato Torelli

25 aprile 2011 - Ci lasciano

DONATO TORELLI: CI LASCIA UN TESTIMONE DEL MONDO PASTORALE – I PASTORI D’ABRUZZO LO SALUTANO: RESTERAI SEMPRE CON NOI CON LA TUA PASSIONE


Le date del tuo arrivo e della tua partenza sono emblematiche: nato a Natale, te ne sei andato proprio nella settimana di Pasqua, a lavoro concluso, dopo aver preparato gli agnelli per le Festività che questa volta non ti vedranno insieme ai tuoi cari. Quasi a suggellare la tua appartenenza a questo mondo pastorale, legato ai cicli della natura e delle celebrazioni che trovano proprio nell’agnello il loro simbolo.

I pastori abruzzesi (e non solo) rendono omaggio alla tua figura, Donato Torelli, uno degli ultimi grandi testimoni di un mondo che ormai appartiene alla storia. Donato, commerciante di carni ovine, continuava un’antica tradizione della sua stirpe con un’eticità e una passione che non ha nulla a che fare con i freddi meccanismi dell’attuale commercio alimentare, fatto di packaging e di centesimi di sconto.

L’incessante operosità di Donato ha consentito a tanti pastori sparsi, che lui conosceva uno per uno con le loro famiglie, di continuare fino ai giorni nostri questa attività di produzione, che rappresenta una ricchezza per il nostro territorio. Rifiutando la logica di sostituire il prodotto locale con quello estero di più facile trattazione, Donato ha voluto sempre valorizzare la piccola produzione dei pastori più sperduti e meno collegati della montagna abruzzese e delle campagne pugliesi della Capitanata.

Da lui si poteva ascoltare il racconto di tante e tante vite dei pastori, e apprendere i particolari e i dettagli della pratica transumante che conosceva benissimo. Donato ha avuto, in tempi in cui ancora i telefoni erano una rarità, un importante ruolo di collegamento e coesione del mondo pastorale, perché spostandosi da un allevamento all’altro aggiornava gli allevatori di ciò che avveniva.

Renata sua figlia e Donatella e Luciano suoi nipoti continuano ora sotto la sua guida spirituale l’attività tradizionale. Un uomo la cui fedeltà ai propri valori ha spesso significato una rinuncia al suo tornaconto pur di risolvere il problema di qualche allevatore disperato che non riusciva a vendere il proprio prodotto.

Caro Donato, la pastorizia abruzzese sentirà molto la Tua mancanza, e anche quella delle Tue rimostranze e lamentele nei confronti di un mondo politico sempre troppo sordo e insensibile a questa realtà: Tu che hai sempre voluto a tutti i costi mantenere l’orgoglio produttivo del nostro territorio, fornendo servizi ad un settore che è lasciato all’iniziativa dei singoli e rischia purtroppo di scomparire.


Nunzio Marcelli
ARPO – Associazione Regionale Allevatori Ovicaprini