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      tologia greca o romana.
      Chi ammette la discendenza di tutti gli organismi da un'unica cellula, esistita in tempi as-
      sai remoti, ha ancora un vasto campo per la fede, credendo alla creazione di quella prima cellula
      fornita di un sì potente impulso allo svolgimento. E chi quest'unica cellula fa scaturire, per ge-
      nerazione spontanea, dal regno inorganico, può ancora sollevare il quesito della origine della
      materia che la scienza non seppe finora risolvere. Certo è che la teoria dell'evoluzione, sia in
      generale estesa a tutti gli organismi, o particolarmente ristretta all'uomo, può stare disgiunta
      dall'ateismo.
      Le ragioni che militano contro la creazione diretta dell'uomo ed in favore della sua di-
      scendenza da una specie animale, sono in gran parte sparse qua e là in questo volumetto. Rias-
      sumendo brevemente quello che fu esposto e facendovi qualche aggiunta a complemento, pos-
      siamo dire quanto segue. Ecco i principali argomenti,
      1.° LA POSIZIONE SISTEMATICA DEL GENERE UMANO. - Come fu già esposto, nulla ci
      autorizza ad elevare il genere umano al rango di un regno distinto, e nemmeno a quello di una
      serie o classe separata. Se l'uomo appartiene alla classe dei mammiferi, e se si ammette la teoria
      evoluzionista, la discendenza del genere umano da un altro organismo ne è necessaria conse-
      guenza, un semplice corollario. Tutta la struttura dell'uomo, così concordante con quella degli
      animali che lo circondano e adattata alle condizioni di vita nelle quali si trova, è una prova elo-
      quente dell'idea sopra esposta.


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204