Il vicerè Colonna per tanto nel 1775 temendo non dovesse penuriare il paese di queste cose tanto necessarie alla vita, e conoscendo la furtiva estrazione che faceasene, emanava un bando che valeva se non ad estirpare l’abuso, almeno in gran parte a reprimerlo (2546).
Erasi fondata già nel 1760 la libreria comunale di Palermo e per generosità di privati, e per favore del governo; e perchè non aveasi ancora un apposito luogo all’oggetto, si ebbe essa sulle prime alcune stanze del palazzo pretorio, sin che non fu trasferita nell’anno medesimo nella casa del duca di Castelluccio. Poi nel 1775, ottenute due congregazioni nel fabbricato di Casa Professa, se ne fece in pompa la solenne apertura con l’intervento del vicerè, di molti nobili e degli accademici Ereini, leggendovi un bel discorso il primo custode di essa, canonico Tommaso Angelini. L’ingresso fu aperto nell’atrio della chiesa di s. Michele Arcangelo, perchè fosse diviso dal resto del fabbricato e libero al pubblico uso. Una bella latina iscrizione in marmo ricorda a’ posteri la memoria di [658] un pubblico benefizio, cui oggi tanto deve la istruzione del paese.
Bibliothecam
Publico. Literarum
Bonarumque. Artium. CommodoAnno. MDCCLX
Favente. Carolo. Philippi. F. Borbonio
Siciliae. Deinde. Hisp. Rege. CatholicoConductitiis. Primo.
In. Aedibus. ExpositamFerdinandus. Caroli. F. Philippi. Nepos Ludovici. Pronep. Ludovici. M. Adnep.
Utriusque. Siciliae. Et. Hierosol. Rex
Pius. Felix Beneficus
Attributa. Ac. Aula
Splendidius. Patere.
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Colonna Palermo Castelluccio Casa Professa Ereini Tommaso Angelini Arcangelo Borbonio Philippi Ludovici Adnep Beneficus
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