JussitImperium. Pro. Rege. Obtinente
      M. Ant. Columna. Hostiliani. PrincipeRem. Panhormitanam. Gerentibus. Patriae. PP
      Federico. De. Neapoli. Barresio. Resutan. Principe
      PraetorePlacido. Vannio. Oct.
      Blasio. Vignualesio. Sept.
      Bartholomaeo. Vassallo. Quart.
      Laurentio. Pilo. IterFrancisco. Emmanuele
      Senatoribus
      Anno. MDLXXV.
     
      Restava in questo mentre vacante la sede arcivescovale di Palermo, per la partenza di Mr. Serafino Filangieri, chiamato all’arcivescovado di Napoli. E fu perdita non lieve che fece la città nostra, giacchè il Filangieri avea dato prove non che del suo zelo di pastore delle anime, ma ben anche di quelle qualità che bisognano al governo de’ popoli, quando per la burrascosa partenza del Fogliani ebbe commessa la presidenza del regno. Mostrò egli in tale occasione come si possa meritare l’amore e il rispetto de’ governati senza detrimento della regia autorità.
      Non molto dopo nel 1776 era assunto ad arcivescovo di Palermo Mr. Francesco Ferdinando Sanseverino, di cui ci verrà fatto nel seguito di queste notizie cronologiche di accennare le qualità che gli meritarono il pubblico rispetto.
      In quest’anno medesimo concedeva il re, che dopo tanti servizî di leale e provvido primo ministro in Napoli, prendesse onorato riposo nella cospicua carica di consigliere di stato quel Bernardo Tanucci, che avea guidato i primi passi del giovine sovrano nel governo del regno: ed eragli sostituito il marchese della Sambuca Giuseppe di Bologna Beccadelli.
      Il marchese Stefano Airoldi saliva a quel tempo in Palermo alla eminente carica di presidente di giustizia, sicchè in meno di due anni si videro due della famiglia Airoldi alzati a gradi supremi, giacchè nel 1778 il più rispettabile de’ letterati palermitani per candidezza d’animo e per vastità di dottrine, monsignor Alfonso Airoldi, fu eletto giudice della regia monarchia e legazia apostolica di Sicilia.