Gli uomini d’arte volevano vivere allora della loro professione, mentre abbiamo veduto in tempi più vicini a noi, con leggi amministrative provvidentissime, eternarsi i lavori, ed alzarsi a fortune collossali uomini nuovi col solo incarico di una pubblica incombenza. Si è avuto sempre [678] troppa ragione, ed ora più che mai, di ripetere quell’antica sentenza che grida infruttuose le leggi senza i costumi.
Altri non pochi utili provvedimenti davansi nell’anno 1787, tendenti a migliorare le condizioni di ornato e di salubrità della bella capitale Palermo. Quel benemerito Mr. Gioeni, che accrebbe il lustro della nostra università degli studî, abbelliva di un bel portico dal lato del mare la villa Giulia, e la fontana che le siede in centro di quattro bei puttini marmorei; e bandivansi dal governo fuori le mura della città le fabbriche di amido, produttrici di miasmi nocivi alla respirazione. Perchè poi non restasse infruttuoso il pubblico beneficio del camposanto fatto costruire dal Caracciolo, vietavasi l’uso delle sepulture private nelle chiese interne, per le quali intristivasi l’aria a danno de’ cittadini, e proibivasi al vicario generale dell’arcivescovo la percezione de’ tarì due per ogni licenza che da lui davasi di condurre i morti al sepolcro.
Pativasi in quest’anno grave penuria di bestiame bovino; ma i magistrati addetti alla cura della pubblica annona non erano tardi a provvedersene dall’Affrica vicina, e particolarmente da Tunisi, ove ne correvano tanto discreti i prezzi, che i consumatori poterono usarne al costo consueto; e si avrebbe avuta anche a più buon mercato la carne, se le spese del tragitto e il danno degli animali che morivano per viaggio non avessero aggiunto un significante valore al prezzo della compra.
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