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      In questa circostanza furono commendati i deputati del duomo di Palermo per avere con suppliche e rappresentanze al re ottenuto la esenzione da questo novello contributo in favore della prima chiesa del regno.
      Non cessavano intanto i timori concepiti dalle continue escursioni de’ barbareschi, e forse ancora delle armate navali francesi uscite da’ porti meridionali di quella repubblica. Con editto del 12 aprile 1798 (2594) chiamavasi pronta alla difesa del littorale la milizia urbana delle città marittime. In tali frangenti giungevano avvisi da Trapani essere a vista di quei mari legni da guerra francesi, e poco dopo di essersi questi tanto appressati, che le nostre barche sanitarie si erano vedute nella necessità di avvicinarli per sapere che si volessero. Furono date risposte ambigue, dando ad intendere di essere diretti in levante per reprimere la sollevazione di Corfù. Indi a non molto si ebbe certa nuova che, per debolezza o mala fede di chi comandava in Malta, quest’isola munitissima custodita da’ cavalieri dell’ordine di s. Giovanni, era caduta senza difesa in mano a’ Francesi. La vicinanza o meglio la presenza di un nemico sì formidabile accresceva i timori e i pericoli della guerra ne’ due regni, de’ quali il continentale era minacciato dalle armate d’Italia, e la Sicilia da Malta e dalle navi da guerra che vi stavano benchè per poco ancorate. Coincidendo la processione del Corpus Domini, il presidente Lopez era d’avviso in quella emergenza di non eseguirla e rimetterla a miglior tempo.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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