Il Cutò rivestito di pieni poteri corse a comprimerli; la tranquillità fu restituita al paese, e subirono la meritata pena i capi della sedizione. Un Delbono fu il magistrato adibito alla bisogna. Creavasi una giunta per lo ristauro de’ forti che difendono il littorale, già qualche tempo prima improvvidamente spogliati dei suoi cannoni e di ogni bellico attrezzo; e preponevansi a tale incarico quattro colonnelli, il principe della Cattolica e il marchese Foresta fratelli di casa Bonanno, Bernardo Bologna e Giovan Battista Fardella, uomini tutti del mestiere e godenti buona opinione presso il re e presso il pubblico.
Dati questi utili provvedimenti, tornava il sovrano alle sue pacifiche abitudini e istituiva due regie cacce nelle vicinanze di Palermo, nel sito detto del Parco Vecchio e in fondo alla piana dei Colli al golfo di Mondello. La gran festa popolare di santa Rosalia, perchè potesse celebrarsi con più splendida magnificenza differivasi dal senato a 15 agosto. Ma i giorni di luglio addetti alle glorie di quella diva nostra Patrona non restavano pertanto privi di altri solenni argomenti di gioia universale, siccome vedremo nel seguito di questa Storia Cronologica.
Il trovarsi fuori d’Europa il gran guerriero che ne volea reggere i destini dava [704] tempo alle potenze nemiche della Francia di rifare le loro forze. I Tedeschi scendevano più grossi in Italia e combattevano con varia fortuna sul Reno, e il nostro Ferdinando che non avea più armata ordinava una leva in Sicilia di nove mila uomini, commettendone la cura ai primarî baroni del regno, non stimando truppa regolare le bande indisciplinate raccolte in Calabria dal cardinale Ruffo, che corser poi su Napoli al ritirarsi dei Francesi.
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