Le sventure di questo buono pontefice aveano commosso fortemente l’animo di tutto l’orbe cattolico. Nato in Cesena a 27 dicembre 1717 cessò di vivere a 29 agosto 1799, compiendo così la lunga carriera di 82 anni di vita, de’ quali anni ventiquattro, mesi sei e giorni quattordici di ponteficato. Smentì questo papa la volgare credenza che nessuno potesse sedere sulla cattedra di san Pietro più di quanto vi avea seduto quel santo apostolo primo pontefice della cristianità, il quale non oltrepassò il termine di anni ventiquattro, mesi cinque e dieci giorni.
Indi a non molto, a dì 8 settembre, vedeansi insanguinate le vie di Palermo da una aspra rissa tra il popolo e i turchi, i quali venivano a terra da’ legni di guerra ottomani che trovavansi in rada co’ legni russi, inglesi e portoghesi. Permetteva l’ammiraglio turco che la gente del suo equipaggio scendesse a terra munita d’armi bianche e da fuoco. Uomini, come gli ottomani, avvezzi a non veder donne per le vie, alla novità di tal costumanza, doveano naturalmente insolentire più che nol comportasse l’indole de’ cittadini palermitani. Gli animi dunque mal disposti, il disprezzo delle religioni avverse, la diversità del linguaggio e delle abitudini, tutto facea presagire qualche sinistro alla prima occasione che se ne presentasse. Alle ore 20 d’italia, una mano di turchi, venne a rissa con alcuni de’ nostri a Piedigrotta nella taverna di un tal Barrilaro: partì da’ turchi un colpo di pistola che stese morto al suolo un nominato Vincenzo Testone.
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