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      Conchiusa a 9 febbraro del 1801 la pace [710] di Luneville, non potendo rimaner solo in Italia alla guerra contro i Francesi il re nostro, ebbe a divenire indi a pochi giorni a un armistizio, e poi a una pace, a quelle condizioni che si poterono meglio ottenere, fra le quali sembrò la più dura quella di dover cacciare gl’Inglesi da’ due regni; condizione che avrebbe tratto seco altri disastri, se l’Inghilterra non fosse stata certa che alla prima propizia occasione avrebbe il re nuovamente rotto con la Francia, e ripresi gli antichi legami d’amicizia. Erasi intanto spedito a Napoli sul vascello Archimede Francesco principe ereditario con la moglie e due teneri figli; accompagnandolo il capitan generale Giovanni Acton. Questi movimenti produssero un nuovo riordinamento nel ministero. Il principe di Trabia passando ad occupare la carica di cavallarizzo maggiore, lasciava il ministero della guerra al tenente generale Fortiguerra, aggiungendosi a questo ministero la marina e il commercio. Il principe di Carini prendeva il portofoglio di ministro di alta polizia e di annona; Serat quello delle finanze, grazia e giustizia e casa reale. In Napoli cessando il principe del Cassaro dalle sue funzioni di vicerè, per l’arrivo dei principe Reale, assumeva quelle di consigliere di stato, e in settembre facea poi ritorno a Palermo.
      Il 4 giugno giorno del Corpus Domini fu memorabile in questa capitale per la riapertura del duomo. Da molti anni, e particolarmente sotto l’arcivescovato del Lopez, avea languito l’opera di quella ricostruzione.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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