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      Anche per la polizia v’ebbe una direzione generale.
      Per quanto riguarda la civile amministrazione, dopo il dì 1° gennaro 1818, l’isola, colla divisione che abbiamo accennata di valli, distretti, e comuni, si ebbe un sindaco per ogni comune assistito da decurioni, il quale tenne la civile amministrazione di esso; ma fu subordinato ad un sottintendente che dimorò in un capoluogo o distretto. Della intera valle però assunse il peso l’intendente, il quale per la multiplicità degli affari venne assistito da un consiglio d’intendenza. Quello provinciale poi che venne rappresentato dai distretti della valle, calcolò i bisogni di essa, e votò sui mezzi di ripararvisi, onde poterli rassegnare al sovrano.
      Per lo ramo della finanza, la tesoreria e gli ufficî della riscossione de’ tributi di qualunque natura andavano formandosi come quelli di Napoli; e la rendita e i beni dello stato, che pria stavano sotto l’amministrazione di quattro gran Camerarii, formarono in seguito varie direzioni generali; così v’ebbe un direttore generale de’ dazî indiretti per le dogane, e per la parte economica della navigazione, del commercio, del dazio sulla macinatura, de’ banchi frumentarî, e del bollo sulle carte da giuoco, e quello altresì de’ rami e dritti diversi pel registro, pella conservazione delle ipoteche, pel dazio sulla carne, per le spoglie e sedi vacanti ec.
      Lunga bisogna sarebbe in vero e da non terminarla giammai se tutte le nuove particolari istituzioni cennar si volessero, onde crediamo che basti il fin qui detto ai nostri lettori per formarsi una generale idea del novello sistema.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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