Le scosse ondulatorie e succussorie durarono sino a’ 24 del cennato mese di gennaro, da quel giorno in poi il tempo cominciò ad abbonacciarsi, il mare ritornò all’antico limite, [729] e gli abitanti resi in qualche modo sicuri ripresero le ordinarie loro occupazioni (2632).
Quest’anno 1817 fecero memorabile gli avvenimenti che seguono. La morte di monsignor Alfonso Airoldi giudice della regia monarchia ed apostolica legazia in Sicilia, prelato insigne per virtù e per sapere; il richiamo del celebre padre Piazzi in Napoli [730] per rettificare la specola che sta situata sovra Capo di monte, e l’elezione a direttore del nostro osservatorio del sig. Niccolò Cacciatore, rapito poco fa al bene della scienza; la sparsa voce in Palermo di febbre petecchiale sviluppata nell’ospedale grande; i mutamenti avvenuti nel ministero per volontà sovrana, essendosi la real segreteria e ministero di stato della cancelleria generale del regno delle due Sicilie affidata al marchese Tommasi, con privarsene il marchese Circello, e passato avendo gli affari interni, ch’erano per lo addietro a carico del Tommasi, al consigliere ministro di stato sig. Emmanuele Parisi. Furon medesimamente determinate le attribuzioni delle reali segretarie e ministeri di stato di grazia e giustizia, affari esteri, ecclesiastici, ed interni, riserbandosi il re pe’ rimanenti a provvedere. L’apertura fatta dal prelodato marchese Tommasi del supremo consiglio della cancelleria con una eloguente allocuzione, nella quale venne indicando il vantaggio di tale istituzione, e l’importanza della carica sovranamente commessagli.
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