La composero ben sette individui e de’ più reputati del paese, tali furono il principe di Campofranco come presidente, il cav. Palermo, il cav. D. Ercole Naselli, il duca di Caccamo, il marchesino Merlo, il barone Coniglio, e D. Giovan Battista Guccia. La deputazione sanitaria di Messina però sebbene non avesse cambiato affatto dall’antico sistema, pure fu dichiarata provvisoria, sulla ragione che sua maestà intendeva allora alla riforma di questo interessantissimo ramo di pubblico servigio.
Medesimamente venne disposto che alle ordinarie estrazioni del giuoco del lotto, che non erano più del numero di dodici, altre dodici se ne aggiungessero col nome di lotteria straordinaria, e il luogotenente pubblicò le analoghe istruzioni perchè si fosse messo in pratica quest’ordine sovrano.
Ma un saggio provvedimento emetteasi in quel tempo pella costruzione delle strade in Sicilia. Non è chi ignori il vantaggio che da ciò principalmente viene ad emergere sulla industria e sulla ricchezza delle nazioni, nè ancora quanto siasi finora praticato per conseguirlo, principalmente in questi tempi per la somma liberalità e munificenza dell’augusto re Ferdinando secondo che ci governa. Ma sventuratamente non possiamo con franchezza assicurare che le strade in Sicilia sieno interamente fornite; giacchè non son desse opera del momento, nè la spesa è poca. Pure è da sperare che sotto il governo di chi regge i nostri destini, un tal voto venga compiuto, tanto più che abbiamo prove luminose di quanto è stato fin quì praticato dal sovrano in favore delle opere pubbliche.
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