Pagina (182/1333)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Posteriormente la esenzione de’ dazî sugli olî esteri venne [741] prolungata sino a’ 31 dicembre di quest’anno 1819, ad oggetto di dar più libero campo agli speculatori industriosi di farvi più vantaggiose mercature. In generale però il governo volea aiutare gl’intraprenditori nella introduzione di generi forastieri in Sicilia, giacchè anche a’ costruttori di bastimenti venne fatta una bonifica sul dazio di cui le cose estere erano gravate, affinchè avessero un mezzo più facile di far conoscere le manifatture d’oltremonti nella nostra isola, e risvegliassero l’industria e l’ingegno dei Siciliani onde procurare i mezzi di poterli imitare. Ma venne medesimamente disposto che queste manifatture nella loro immissione dovessero contrasegnarsi di un bollo particolare oltre quelli che i fabbricatori e le dogane estere apporrebbero; acciò l’introduzione fosse legittima, e come tale potesse godere i vantaggi sovranamente concessi agli speculatori anzidetti.
      Sembra però che il maggior favore ricevuto dal commercio consistesse appunto nell’abolizione de’ regî caricatori. “Una prammatica, dice il cavaliere Bianchini, del 1604 proibiva d’estrarsi frumenti dai luoghi ove stavano regî caricatoi, ed il permetteva sol quando vi concorresse la condizione d’essere stati in essi riposti. Siffatto grave ostacolo alla libertà del commercio ed altri di simil fatta furono alfine tolti con decreto de’ 21 giugno 1819, col quale medesimamente dichiaravasi che i regî caricatoi di Girgenti, Licata, Terranova, Termini e Catania fossero liberi banchi per farvi depositi di frumenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





Sicilia Siciliani Bianchini Girgenti Licata Terranova Termini Catania