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      “E finalmente i voti de’ popoli, gl’interessi della proprietà, e della sicurezza individuale, dell’industria e del commercio, reclamavano una giustizia locale permanente, e diffusa in tutta la superficie del regno, vale a dire più accessibile e meno onerosa.
      “S.M. nel fine di soddisfare voti così unanimi, risolvette di sostituire, ed ha sostituito già all’antica legislazione un codice nuovo di leggi imparziali, comuni a tutte le classi dello stato; e distribuito l’ordine giudiziario in modo che i popoli ne sentissero più da presso la salutare influenza. Ed acciocchè le leggi i magistrati ed i giudizî diventasser nel fatto i veri sostegni della proprietà e della sicurezza individuale, ha proclamato l’inviolabilità della loro sentenza, ed ha imposto a sè stesso la regola di limitarsi a statuire su gli universali dello stato, e non mai su’ dritti di uno o d’un altro determinato individuo; regola generosa, che segna ad un tempo i confini del potere legislativo, e la misura della sicurezza pubblica.
      “Tuttociò è stato fatto finora. A compir però la nostra restaurazione rimane tuttavia 1° a rettificare gli errori ed a svellere gli abusi che si fosser mai insinuati nel sistema delle finanze; 2° ad assicurare l’ingresso e l’impiego della rendita pubblica; 3° a prosciogliere la proprietà e l’industria da ogni vincolo che ne diminuisce il valore o l’attività; 4° ad agevolare le nostre relazioni interne ed esterne; 5° e finalmente a fondare e a secondare tutte le istituzioni dirette allo accrescimento de’ nostri mezzi di sussistenza, e ad incoraggiare il travaglio, l’industria, e il talento.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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