Ma con real decreto dei 7 dicembre la M.S. accordò il premio di costruzione pei bastimenti di dugento o più tonnellate per tutto il 1824, derogando alle precedenti sovrane disposizioni. Vennero per conseguenza ad abilitarsi tutti i costruttori allo esercizio della propria arte per vantaggiare il commercio e l’industria, avendo essi più libero campo di potere imprendere quelle opere che meglio lor piacessero, persuasi che avrebbero l’agio a potersi condurre a compimento colla desiderata perfezione. Con altro reale decreto dato li 30 ottobre venne prorogato il permesso dell’estrazione dei grani a tutto li 4 gennaro 1822, con doversi però adempire al pagamento dei dazî doganali prescritti col decreto dei 21 del 1819.
Pensavasi fraditanto dal governo ad ordinare il sistema della civile amministrazione di Sicilia, la quale per le trascorse vicende era venuta in qualche disordine. Questo bisogno erasi ben presto sperimentato, ma le autorità cui incombeva assumere lo incarico d’un siffatto lavoro andarono sempre a rilento, onde si vide il Cutò costretto di dirigere una circolare, nella quale esponendo l’importanza di questo obbietto inculcava il compimento delle intraprese riforme. Queste sono le precise parole:
“Turbato nello scorso anno da straordinarie avventure il sistema di civile amministrazione per ovviarne le tristi conseguenze, al rinascer dell’ordine questo governo prestamente dispose che sugli ultimi stati discussi pei comuni stabiliti, le variazioni occorrenti nell’attuale gestione s’indicassero.
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Sicilia Cutò Turbato
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