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      “Un lavoro di tal fatta attendevasi in breve tempo eseguito: pure a grande stento, dopo il corso di tanti mesi, essendo già l’anno al suo termine, nemmen n’è giunta che una mediocre parte; e quantunque alcuna valle abbia pressochè inviato il suo intero contingente, nondimeno altra è rimasta a metà, altra in sul principio dell’opera.
      “Nè per quanto sian lodevoli quei decurionati i quali hanno opportunamente secondato le sagge vedute del governo, minor biasimo s’aspetta alla desidia o renitenza degli altri, che scevri d’ogni sentimento di pubblico bene, disubbidienti alle leggi han trasandato il primo dei loro doveri.
      [765] “È doloroso invero l’osservare come in parecchi comuni trovinsi i crediti non riscossi, nè anche quelli che facilmente si potevano; non affittati i dazî, e sin lasciate in abbandono le terre del patrimonio; cose tutte men da ascriversi alla malignità dei tempi che all’incuria o al maltalento degli amministratori. Quindi gli obblighi non soddisfatti, i debiti accresciuti; quindi non ostante esser cessato qualche esito considerevole, la necessità di far continuare quasi tutte le passate civiche imposte per ristabilire nel corso di questo esercizio la economia disquilibrata dei comuni.
      “Ma coll’entrare del prossimo anno, rimosso già per le provvidenze di S.M. ogni ostacolo, e tornati in vigore i principî amministrativi, ho la pienissima fiducia che gl’intendenti meglio usando della loro autorità, e raddoppiando l’attività e lo zelo da cui debbono essere animati pel buon servizio del re, s’adopereranno in ogni modo onde migliorar la sorte delle popolazioni alle cure loro affidate.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333