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      Trasmise pertanto le carte analoghe agl’intendenti che contenevano gli ordini superiori tutti emanati in proposito onde non se ne potesse allegare ignoranza, facendoli noti a tutti gli amministratori, i quali furono sottoposti a tutto il rigore delle leggi nel caso che si rendessero morosi o contumaci a presentare i loro conti per essere esaminati, e potere, liquidando il vero credito dei comuni, ristabilire il fondo di quella utilissima istituzione della quale s’è anteriormente favellato, senzachè la giustizia e la rettitudine del governo fossero in queste loro intenzioni minimamente defraudate.
      Passeremo ora dalle viceregie provvidenze a trattare di quelle sovranamente date in vantaggio di questa sua parte de’ reali dominî, le quali accenneremo con poco ordine per la natura delle medesime.
      Era pur troppo necessario che si formasse una statistica generale della Sicilia, ch’è l’occhio delle scienze economiche, e che oggidì tanto esercita la mente dei più insigni uomini dell’Europa. Qualunque sforzo antecedentemente fatto su questo particolare era riuscito vano, perchè gli elementi che la costituiscono erano assolutamente mancanti, e l’opera di monsignor Giovanni Angelo de Ciocchis (2659) sebbene limitata alle sole proprietà ecclesiastiche, pure potea dirsi l’unica in questo genere di statistica che vanta la Sicilia, perchè il dotto prelato ebbe a provare gravi disagi e stenti nel percorrere attentamente l’isola nostra, onde poter adempiere nel modo il più completo agli ordini sovrani.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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