In tanta malagevolezza non è chi non veda quanto difficile per non dire impossibile sembrasse una statistica completa e generale, la quale ampiamente abbracciando le cose tutte che all’umana famiglia sono inerenti, avesse bastato a mettere in luce lo stato morale certo e veridico della Sicilia. Re Ferdinando riparò nella miglior guisa agli enarrati inconvenienti commettendo l’incarico di sì straordinario lavoro ad uomo di cui il nostro paese va oltremodo fastoso, intendiamo di Saverio Scrofani, le di cui opere sono sì conte da non aver bisogno d’elogio. Per tale scelta sovranamente fatta fu da sperare ch’egli conducesse nel modo il più confacente il lavoro anzidetto.
Veniva anche in questo tempo proibita in Sicilia la estrazione per l’estero della semenza del sommacco e delle piante di esso che si trovassero nella vegetazione. In conseguenza le spedizioni da farsi nei reali dominî al di qua del faro dovettero essere autorizzate dal luogotenente generale. Egli poteva altresì permettere la spedizione da un punto all’altro dell’isola quando questa verificavasi per via di mare, purchè però ne rendesse momentaneamente consapevole il ministero residente in Napoli, dando il nome e cognome del capitano, il nome del legno su cui venivano imbarcate le sementi o le piante del sommacco, il luogo dal quale ne fosse fatta la spedizione, e quello a cui la medesima era diretta, il nome e cognome di chi avesse nel carico il principale interesse, e finalmente la quantità e il numero delle piante o dei semi del prodotto anzidetto.
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