Questa disposizione ponea in periglio la nostra marina, la quale potea benissimo soffrir dannaggio dai Turchi, senza il menomo risentimento, giacchè erasi fatta palese una tale circostanza. Il governo provvido perciò credè giusto il diffonderla ai sudditi di re Ferdinando, acciò si fossero precauzionati contro le scorrerie e le minacce di quella gente.
Erasi intanto sparsa voce che il Cutò avesse dimandato la esonerazione della sua carica al sovrano, e che il re mosso dalle replicate sue istanze avesse accordata la dimissione, rendendogli il più grazioso encomio circa il modo col quale erasi comportato nello esercizio della missione affidatagli. Questa notizia venne confermata dall’analogo decreto pubblicato, al quale fe seguito quello dell’elezione in persona di Antonio Lucchesi Palli principe di Campofranco che sostituì il Cutò. Se era da un canto a dolersi dell’allontanamento di quest’ultimo, dall’altro era benissimo da giubilare pella scelta del Campofranco, i di cui requisiti sono superiori ad ogni elogio. Quest’uomo insigne per virtù singolari ha occupato ed occuperà sempre le più eminenti cariche dello stato; e i sovrani diffatti si sono in ispecial modo dimostrati benevoli verso di lui per l’attaccamento sincero e costante addimostrato verso l’augusta famiglia, e pei buoni servizî prestatile in ogni tempo (2669).
Il Campofranco pronto ai sovrani voleri, e grato della fiducia di S.M. concessagli, imbarcato sulla fregata La-Sirena in Napoli fe vela in Palermo, ove giunse il dì 27 luglio di quest’anno 1822.
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