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      Un provvedimento di S.E. il luogotenente generale richiamò in questo tempo la pubblica attenzione. Nell’isola di Ustica, discosta da noi cinquanta miglia, erasi provata da parecchi giorni tal siccità da far temere della salute di quegli abitanti. Ogni mezzo per antivenire agl’inconvenienti orribili d’un tal flagello, cui spesso van soggetti quei luoghi che per la naturale posizione non sono irrigati dai fiumi, o provvisti di sorgive, era riuscito vano ed infruttuoso; e i miseri isolani eran costretti contro ogni loro ribrezzo bere l’acqua impura e salsosa del mare che li bagnava. Il sindaco comunale credette spediente rappresentare alle autorità superiori lo stato infelice in cui si trovavano, e per tal mezzo informarne anche il governo. Ma appena fu inteso dal luogotenente il dettaglio della posizione commiserevole in cui trovavansi quegli abitanti, spedì subito a quella volta un brigantino carico d’acqua di cui da alquanti giorni mancava. L’arrivo di quel legno fu con trasporto cordiale di lagrime e di contentezza inteso da quei disgraziati, e le voci di gioja echeggiarono per ogni dove, si benediva il Campofranco delle pronte disposizioni emesse per ovviare al gravissimo danno che poteva in seguito produrre la mancanza di un tale elemento sì necessario alla vita. Abbandonava ognuno il proprio lavoro e correa veloce per dissetarsi, ed uomini e donne tiravano le barche che trasportavano le botti piene d’acqua a terra, nè due ore intere bastarono a saziare quella immensa folla colà raccolta; e quindi riempite le loro brocche le recavano frettolosi ai vecchi loro parenti o ai tenerelli figliuoletti.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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