Avvicinandosi il tempo della seminagione, era necessario che i soliti soccorsi in semenze ed altro da darsi a quei possessori poveri, che per la loro insufficienza non potendo [789] provvedere alla coltivazione delle terre, lasciavano in abbandono l’agricoltura, dovessero continuare nel loro vigore, colle preferenze anteriormente accordate dai reali rescritti emanati da Ferdinando; e S.M. in effetto con determinazione dei 6 marzo dichiarò che le sovrane prescrizioni sull’oggetto che non si trovavano assolutamente abrogate, ma invece provvisoriamente in vigore, seguitassero ad avere il loro pieno effetto colle medesime condizioni sinallora osservate.
Compivasi in quest’anno la strada regia che da Palermo conduce a Trapani mercè le cure del soprintendente generale di ponti e strade conte s. Marco. Il luogotenente volle portarsi sollecitamente a visitarla, e ne rimase in singolar modo contento, sicchè ne diede pubblica testimonianza. Speravasi quindi che con pari sollecitudine venisse presto recata a termine la grande opera della costruzione delle strade regie nell’isola, dalle quali una parte della prosperità pubblica deve ripetersi.
Per lo scavamento delle miniere metalliche in Sicilia fu anche emesso da Francesco efficace provvedimento. Era d’uopo agevolare e promuovere una siffatta operazione più perchè fra’ minerali in ricerca, eranvene taluni che grandemente giovavano all’industria. Pertanto con decreto dei 17 ottobre veniva disposto che le miniere tanto metalliche che semimetalliche, incluso il carbon fossile, i bitumi, l’allume, ed i solfati a base metallica, potessero liberamente scavarsi senza bisogno di sovrana autorizzazione.
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