Queste massime dell’autore sono piene di squisito giudizio, perchè fondate su i buoni principî della politica economia nella quale il Palmieri era peritissimo, e più nel modo pratico, essendo vissuto sempre in campagna fra le proprie possessioni, ove cercava far di quelli utile sperimento.
      V’era poi chi cercasse in altra guisa di porre argine a tanto inconveniente, coll’introduzione delle macchine a filare e cardare il cotone, la lana, il lino e il canape ec. Una memoria all’uopo messa alle stampe, facendo conoscere l’origine e i progressi di queste macchine spezialmente in Francia, intendeva additare i modi coi quali porre in opera siffatti stabilimenti in Sicilia (2717). “Ognun che vorrà cooperarsi, diceva l’autore [793] di siffatta operetta, alla esecuzione delle macchine di tal natura, troverà nel presente scritto delle chiare descrizioni, per quanto le mie scarse cognizioni lo comportano, accompagnate dai disegni delle loro rispettive dimensioni. La descrizione delle macchine preparatorie alla cardatura, quelle che han formato lo scopo della presente istoria, i meccanismi proprî alla preparazione della tessitura, i mestieri a tessere che da sè soli eseguiscono tutte quelle operazioni che affidate erano all’operaio, e finalmente quegli apparecchi che perfezionano i tessuti, imprimono i colori su i medesimi ec. formeranno interessante oggetto delle mie serie applicazioni. Grazie agli uomini di merito che han ben saputo ridurre le idee metafisiche e specolative della meccanica all’arte pratica della costruzione delle macchine!