E siccome a tanto praticare era pur d’uopo che il luogotenente proponesse col parere d’una commessione non che i mezzi, ma i modi di condursi ad effetto; così parecchi individui chiari per fama e per sapere, tra i quali vogliamo soltanto nominare uno Scinà ed uno Scrofani; solertemente occuparonsi di trovar le norme sicure e regolatrici per tante utilissime istituzioni.
      Fu anche di sprone alla generale civiltà l’aver Francesco fondata la medaglia di merito civile per onorar la virtù di coloro che nel degno esercizio delle cariche affidategli, o nell’applicazion dei talenti a rami di pubblica utilità, o in pietosi ufficî a sollievo dell’umanità languente, si fossero distinti su tutti gli altri. Questa luminosa testimonianza d’onore fu sprone nella civil carriera, onde proccurare i mezzi di rendersene degni, essendochè v’ha nell’umana natura un non so qual genio che ci trasporta a farci particolarizzare fra la comunalità, e più quando questa distinzione è marcata da segni indelebili e generalmente visibili. Nè passò guari da questa determinazione, che se ne insignì primo il nostro Pisani, in retribuzione dei lunghi e fedeli suoi servigî principalmente da direttore della real casa dei Matti.
      Conducevansi intanto a compimento la via consolare che da Palermo conduce a Messina, e l’altra provinciale che da quella città conduce a Corleone. Era di grande interesse la prima perchè approssimandosi al punto, ove, tolto il breve intervallo di mare che divide il regno di Napoli dalla Sicilia, congiungonsi le Calabrie, veniva a stabilirsi da Palermo coll’intero continente un’intima comunicazione che non pochi vantaggi gli avrebbe arrecati.