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      Mastropaolo; spese di affari esteri, rami di guerra e marina, compresi i servi di pena e le compagnie d’armi; regalie alle potenze barbaresche, pensioni militari iscritte sul gran libro del debito pubblico, e finalmente i sussidî militari esclusi dall’armata di terra e di mare. Ordinò medesimamente che il debito del regio erario arretrato a tutto dicembre 1827, si riducesse in capitale, e se ne formasse un’annua rendita al 4 per cento, oltre la depurazione della fondiaria verso i creditori particolari dello stato, la quale da gennaro 1827 in poi venne consolidata fra’ pesi, che costituivano nell’attuale sistema della tesoreria di Sicilia il debito perpetuo della medesima. Or siccome molti biglietti di credito di seconda emissione per effetto delle precedenti sovrane determinazioni si trovavano spediti a varî creditori particolari del regio erario in soddisfacimento dei loro crediti a dicembre 1824, così prescrisse S.M. di richiamarsi [802] tali biglietti il di cui importare rientrava nella consolidazione dei debiti a tutto dicembre 1827.
      Nè questa provvidenza fu la sola che si fosse emessa onde procurare il soddisfo dei creditori della real tesoreria. Lo stato discusso della medesima stante le precedenti disposizioni veniva ad accrescersi nella parte passiva dal 1829 in poi di altre onze 71,374 annue; e perciò conveniva riparare al deficit che per tale ragione veniva a sperimentarsi. A ciò pertanto si provvide stabilendo la regia, o privativa del tabacco colla proibizione della coltura d’un tal genere, e dell’immissione di esso nel porto franco di Messina.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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