Nel regno delle due Sicilie però e precisamente in Napoli non fu che nel 1817 inculcato dal governo l’uso dei vapori; e nel 1823 poi re Ferdinando ne concedette il privilegio per anni dieci ad una società commerciale (2731). In Sicilia furono tardi assai introdotte queste navi, le quali ora rendono celerissime le comunicazioni tra’ due regni, come in progresso delle presenti storie si mostrerà.
      Antonino Buzzetta sopranominato Fra-Diavolo, ed Ambrogio di lui fratello terminavano in quest’anno la loro infame [806] carriera. Uomini facinorosi in cui il maggior sentimento era il delitto, pien d’atroci ed orrendi misfatti, costretti finalmente a rendersi in mano della giustizia, pagavano, ora estinti, il fio delle loro malvagità. Sortirono i natali nella comune di Carini, ove per qualche tempo dandosi al mestiere di marinari trassero onoratamente lor sussistenza. La tremenda epoca del 1820 sviluppò in loro il perfido carattere che poscia sempre li contradistinse, e gli omicidî, e le concussioni, e i devastamenti, e i saccheggi in danno delle proprietà pubbliche e private, furono per l’appunto quegli atti, in cui odiernalmente esercitaronsi. Ma caduti nei lacci, pendeva loro sul capo la falce mietitrice, quando cercarono di fuggire dalle prigioni. Trasportati per siffatto attentato nell’isola di Favignana riuscirono con effetto d’eludere le guardie, e ricomparire nelle campagne, ove assoldata una masnada di facinorosi si misero a scellerati intraprendimenti. Il governo allora pose ogni opera per toglierli a novelli delitti, sebbene indarno; perchè i luoghi abituali di loro residenza erano talmente custoditi, e in siffatta guisa disposti che riuscivano inaccessibilissimi.