Ma per l’altra palude della Bordonaria in Vittoria della medesima provincia di Noto, che in quest’anno anche rasciugavasi, debbesi saper grado a quello intendente che con mire più che generose mise ogni opera onde rendervi più universale la coltura delle campagne, e più salubre l’aria che respiravasi; e se nel primo può ammirarsi un zelo patriottico ma [809] cittadino per aver profuso del danaro in vantaggio della patria comune, nel secondo si loda lo impegno d’aver voluto bene ed opportunamente impiegare quei mezzi che altri avrebbe potuto trascurare senza delitto del proprio ministero.
Ci è forza ora chiudere il presente capitolo colla narrazione di dolorosissime morti. Pio VIII succedeva a Leone nel ponteficato, estinto quest’ultimo d’inaspettato morbo. Anche il nostro Nascè egregio latinista periva, lasciando poco retaggio della valentia del suo ingegno. Ma vinse tutte queste calamità la infausta morte di Francesco I. accaduta il dì 8 novembre dell’anno 1830. Ottimo monarca ch’ebbe il dolore di regnar poco per la felicità dei suoi sudditi! (2737)
CAPO XII.
Tenente generale Vito Nunziante, colle funzioni di comandante generale le armi in Sicilia, e di luogotenente generale, sino alla venuta di S.A.R. il principe don Leopoldo Borbone, che indi ne assume lo esercizio, giusta la sovrana volontà dello augusto fratello Ferdinando II. ora re del regno delle due Sicilie.
Ferdinando II saliva intanto sul trono degli augusti antenati, quando appunto un secolo innanzi l’invitto Carlo III riacquistava gli antichi dritti sui dominî delle due Sicilie.
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