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      Il Nunziante si accinse in conseguenza con ogni possibile sollecitudine ad eseguire i sovrani comandi, e giunse in Palermo il dì 11 novembre di quest’anno 1830; ed appunto nell’istesso giorno fe’ prestare alla guarnigione ivi stanziante colle forme più solenni il giuramento di fedeltà verso l’augusto sovrano.
      Sotto il governo temporaneo del Nunziante ebbero luogo le disposizioni delle quali ci occuperemo.
      Riproducendosi la dimanda per l’abolizione di taluni dritti angarici e parangarici, e delle decime sugli animati e suoi prodotti, l’esercente della carica di luogotenente generale avea osservato sull’assunto che per effetto della legge dei 10 agosto 1812 restavano abolite senza indennizzazione tutte le angarie e parangarie introdotte soltanto dalla privativa signorile, che fossero provvenienti da una convenzione tra i baroni, comuni, e singoli, o da un giudicato. Che i tribunali o magistrati ordinarî doveano occuparsi dello esame delle rispettive istanze degl’interessati, e riconoscere quali dritti, pesi, servitù, prestazioni, ed usi civici, doveano in ogni popolazione restar soppressi senza indennità, e quali previo il compenso. Che per que’ dritti cui spettava compenso era proibita qualunque novità di fatto sino all’indennizzazione. In vista di che re Ferdinando ordinò non esser luogo ad alcuna misura, giacchè il prescritto dei 10 agosto 1812, parlando di dritti proibitivi e privativi, all’abolizion dei quali erano competenti i tribunali e i magistrati ordinarî, dovea la dimanda in parola riguardarsi come materia ad un giudizio.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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