Inalzavasi nel comune di Trapani il busto in marmo del tenente generale Fardella ministro segretario di stato della guerra e marina, onde attestargli la viva riconoscenza di quei cittadini per varî doni di libri e scritture regalate a quella biblioteca, coi quali era cresciuta ad ornamento del paese e a maggior incremento del sapere.
      Una nuova cometa, comparsa nell’anno 1831, fu soggetto agli astronomi di scientifiche osservazioni. Il nuovo astro, secondo la relazione del cav. Cacciatore, brillava con tutte le sue belle forme tra le stelle 1 e 3 della costellazione di Ofiuco; avea il nucleo bastantemente preciso e luccicante, involto in una nebulosità del diametro di due minuti e mezzo circa; e la coda che nel telescopio di notte sembrava di due gradi e mezzo, ad occhio nudo si estendeva per più di tre gradi. Dapprincipio ella non potè mostrarsi in tutta la sua bellezza, nè far notare i suoi movimenti a cagion del cattivo tempo che ne impediva la vista; ma finalmente rischiarato questo il giorno 24 gennaro, la cometa fu nel caso di farsi distinguere all’ostinata insistenza degli astronomi.
      Una savia legge dei 15 dell’anzidetto mese di gennaro dava norme più precise circa al divieto dell’introspetto degli edificii, vicini ai monasteri, o conservatorî di tutela e d’educazione per le donne. Noi di ciò dicemmo nel capo antecedente (2739); ma ora re Ferdinando volendo regolare con maggior esattezza questo ramo interessante di pubblica civiltà, stabiliva il modo come poter far uso degl’introspetti nelle case contigue, quando vi fossero dei corpi monastici.