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      L’Altomonte volle allora conoscere il nome di sì generoso benefattore, onde ne fe inchiesta al porgitore, ma quegli risposegli che il voto del donante proibiva quella manifestazione, perchè la carità cristiana non può andare congiunta al fanatismo e al falso amor proprio. Uomini opulenti, cui la fortuna v’ha concesso delle ricchezze, imitate il nobile esempio di costoro, e una parte benchè modica di vostre sostanze impiegatela in sollievo dell’indigenza, sacra a Dio perchè la rappresentò in questa terra; ma fate il benefizio nel silenzio e a solo conforto del vostro cuore; perchè il bene, dice Blancard, che si fa per lo stimolo della virtù, e che ha un merito compito, è quello appunto che è sconosciuto al mondo.
      Un trattato stipulò in quest’anno la reggenza di Tunisi con la Francia, il quale ebbe un legame con la Sicilia in quanto saremo per dire. Tra i rami di monipolio che esistevano in quella reggenza, e che il trattato avea distrutto ed annullato, vi fu quello del commercio dei vini. Questo era il più oppressivo per la classe dei negozianti; giacchè a nissuno era permesso di sbarcare dal bordo d’un bastimento una sola botte di vino, senza il permesso del Bey; ma ciò non ostante pagavasi sempre il doppio del valore della derrata in modochè il carico di vino era soggetto al pagamento d’una somma equivalente al prezzo effettivo del medesimo. Questo dritto così esorbitante impediva ai negozianti d’intrapredere un tal commercio; e molto ne soffriva in conseguenza la Sicilia che di tal genere abbonda.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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