(2767).
Le altre governative disposizioni emesse in quest’anno in bene del commercio e dell’industria di Sicilia furono le seguenti. Il trattato conchiuso tra re Ferdinando e la reggenza di Tunisi, di cui così scrisse il Bianchini, “Di non lieve utile riuscì alla mercantile marina di Sicilia la pace conchiusa in aprile 1816, per mezzo di Lord Exmouth cogli stati di Algeri, Tripoli, e Tunisi, fissandosi dal nostro governo una annua prestanza in favor loro di ducati 40,000 l’anno. Eguali furono le condizioni di sicurezza e di traffico. La quale pace venne resa più stabile sì per la conquista fatta d’Algeri dei Francesi, sì per altro trattato conchiuso tra il nostro governo e il Bey di Tunisi il dì 17 novembre 1833, di cui ordinossi l’esecuzione con decreto del dì 11 giugno del 1834 (2768)”. L’essersi date norme più stabili circa al traffico del sommacco, che in quest’anno era divenuto vergognoso per la mescolanza di foglie estranee, il che deturpando l’onestà dei trafficanti, rendeva un male gravissimo alla nostra isola circa lo spaccio di un tal prodotto di cui non è lieve guadagno fra noi. Finalmente l’aver S.A.R. accordato privativa per lo stabilimento in Palermo d’una filanda di cotone che voleva introdurre certo sig. Laval. Costui, siccome dicevano i manifesti, riuniva alle cognizioni teoretiche e generali delle scienze esatte e della meccanica industriale le conoscenze pratiche della filatura del cotone, mercè le quali si sperava una tale istituzione dover necessariamente fiorire e produrre quei vantaggi che possonsi sperare da siffatta specie d’industria.
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