Si vide allora sorgere magnifico il fabbricato, opportune e coerenti tutte le sue parti, splendidi gli abitati, fiorenti i viali, simmetrico il tutto. Si pensò anche alla conservazione delle ossa di coloro che fosser morti durante la contumacia, si provvide al deposito delle merci in luoghi ben adatti ed esposti all’azione dell’aria, e finalmente curossi alla forma ed al sito dello sbarcatoio onde poter resistere alla forza delle acque che continuamente vi si rompono. La ristaurazione di quel celebre edifizio fu raccomandata alla posterità per una iscrizione dell’egregio marchese di Villarena Vincenzo Mortillaro, che non sarà discaro il riferire.
Laecomonium
Ad. Insulae. Incolumitatum
Primum. Philippo. IV. Regnante
An. MDCXXVIII. Sumptu. Publico. Exstructum
Dein. Ferdinando. IV. Rege
Anno. MDCCLXXI. Instauratum
Nunc. Tandem
Providentia. Optimi. Principis[838]
Ferdinando. II.
Leopoldo. Fratre. Vice. Sacra
Ampliatum, Expolitum. Absolutum
Marchione. Josepho. Arezzo. Praeside
Praefectis
Equite. Hercule. Naselli. ex. Princibus. Aragoniae
Antonino. Spucches. de. Brancoli. Caccabi. Duce
Josepho. Merlo. Marchione. Sanctae. Elisabethae
Barone. Michaele. Coniglio
Marchione. Josepho. Ugo
Francisco. Benso. Verdurae. Ducae. Praecipue
Salutis. Publicae. Curatoribus
Procurantibus
An. MDCCCXXXIII.
L’ultima opera infine impresa in questo tempo e portata al suo compimento, fu quella del macello, che finallora con discapito della decenza e anche della salute degli abitanti erasi veduto entro la città di Palermo; e diffatti si dispose che il medesimo fosse tolto dalla città, ed invece si costruisse fuori della medesima, o in reconditi luoghi lontani dalla comune soggezione.
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Villarena Vincenzo Mortillaro Expolitum Palermo
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