Così abolì il sistema d’esazione in vigore, e le così dette bollette di transito, e di sgabello, istruzioni di piazza ec., stabilendo invece che il dazio si pagasse dai consumatori al momento della macinatura del cereale. Non è chi non vede quanta diminuzione d’introiti non soffrisse la finanza, e perciò era d’uopo di raccomandare agli intendenti la massima vigilanza onde distruggere i particolari monipoli, qualora ve ne fossero, impedire le frodi, ed assicurare così l’esatta percezione della rendita dello stato; a quale oggetto potevasi anche accordar dilazione di pagamento a quei proprietarî, che non potendo soddisfare prontamente le somme dovute, aveano bisogno del tempo, il che dava agio a menare innanzi lodevolmente la loro industria senza diminuire le percezioni del dazio in discorso.
      Veramente non si può non lodare a cielo siffatta benefica provvidenza, massimamente ove si riguardi di togliere pubblici gravami, ma il male stava nel modo delle esazioni, che riusciva oltremodo oneroso. I particolari uffiziali invece d’usare quella indulgenza sì necessaria in affare di tanto momento, nel che concorrevano perfettamente le mire sovrane, esercitavano invece tutte quelle concussioni detestate dalla legge e dalla pubblica morale. E a ciò, a vero dire, difficilmente poteasi riparare, in [850] particolarità nei comuni, ove le prepotenze e le angarie possono benissimo aver vita. Ma a questo inconveniente pare che abbia ultimamente rimediato lo arrendamento fatto alla regia interessata della intera percezione del dazio sulla macinatura dei grani in Sicilia, conciossiachè i particolari esattori non avendo altro interesse che quello d’assicurare le somme dovute alla regia anzidetta, usano quei mezzi modesti e plausibili che meglio possono condurli allo scopo; e ciò comprova con molta evidenza il fatto, che questo ramo interessantissimo di pubblica sussistenza, qual’è la produzione dei frumenti, è venuto sempre aumentandosi, ed i prodotti delle imposizioni sono smisuratamente accresciuti.