Anche i signori Martines hanno grossi capitali impiegato per attivare una fabbrica di terraglie che già va a mettersi in opera, ed a quel che pare con felici effetti. Uno stabilimento s’è anche or messo per l’allume e l’acido solforico. Intanto si migliorano gli opificî di pelle e cuoi, e un vasto [860] stabilimento di tal genere in Messina ha richiamato in ogni tempo l’attenzione dei nostri reggitori. Per le cartiere sarebbe a nominare quella del Turrisi, la quale quantunque produceva della buona carta, pure poco smercio ebbe essa ad ottenere per la concorrenza di quella di Napoli. Belli oltremodo sono le mobilie di mogone che quì in Palermo specialmente si fanno, e per la loro perfezione tuttodì vengono da’ forestieri richieste; anzi bisogna a questo luogo accennare come per viemaggiormente riuscire in siffatti lavori delle macchine a segare si son fatti venire dall’estero, le quali colla forza di due cavalli eseguono le operazioni con una celerità incredibile. Lavori non meno preziosi s’eseguiscono col cesello su’ metalli di oro e d’argento, e l’agate siciliane ottengono medesimamente un successo incredibile per le ottime che ne lavorano.
Non si può con agevolezza tener dietro a tutta sorta di manifatture che vantaggiosamente progrediscono in Sicilia, perchè il dettaglio di esse ci trarrebbe molto per le lunghe; solo diremo che bellissimi sono i fiori che si fanno nello stabilimento delle proiette in Palermo, i quali se non uguagliano i francesi, stan loro però da presso.
Per le macchine poi che risguardano l’agricoltura meritano special menzione quelle inventate fra noi ad uso di trebbiare, fra cui primeggia quella costruita dal sig.
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