Questo ordine augusto fu intimato dal vicerè di allora con dispaccio dato in Palermo ai 26 di settembre 1527 (2820). La morte del Moncada non ci è noto quando fosse accaduta, ma dovette succedere intorno all’anno 1529.
      A questi subentrò Giovanni Moncada conte di Aitona, che fu XII maestro giustiziere, nell’anno 1529. Sebbene siamo privi del pari della cedola di elezione, abbiamo non dimeno il dispaccio viceregio sottoscritto in Messina ai 3 di settembre dello stesso anno, per cui se gli assegna il salario, e nel quale leggonsi le seguenti parole: Joannes de Montecateno ob mortem quondam D. Ugonis de Montecateno tenet officium magistri justitiarii ejus vita durante (2821). Questo stesso dispaccio si trova registrato in Messina agli 11 di gennaio 1532 (2822), e viene replicato in essa città ai 20 di marzo 1539 (2823). Fu anche questo cavaliere presidente del regno l’anno 1535 eletto, come fu raccontato, dal vicerè Ferdinando Gonzaga ai 20 di dicembre, la di cui scelta fu poi confermata dall’augusto Carlo V ai 12 di gennaro dell’anno seguente. Ebbe il suo vicegiustiziero, che fu Giacomo Alliata barone di Castellamare; ma alla morte di questi fu eletto per suo luogotenente, durante la sua vita, Francesco del Bosco. Evvi nella regia conservadoria (2824) un dispaccio viceregio dei 2 di dicembre 1541, con cui dandosi conto di questa elezione fatta dall’imperadore Carlo V, si assegnano once 80 annuali di salario al mentovato del Bosco.
      Dalla famiglia Moncada, dove si era mantenuta per molto tempo, passò questa carica al marchese di Licodia Ambrogio Santapau l’anno 1549. L’augusto suddetto imperadore lo scelse a questo posto all’ultimo di aprile di detto anno, come si fa palese dalla real cedola sottoscritta in detto giorno a Brusselles (2825). Questa carta imperiale ritrovasi esecutoriata in Morreale ai 10 di luglio del medesimo anno, nè ne sappiamo il perchè. Forse il vicerè Giovanni de Vega trovavasi in quella città a villeggiare, o vi era andato a stare per qualche altra cagione.