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      Niente è più verisimile, quanto che il Percolla siesi lasciato trasportare dallo amore del figlio, e dal desiderio d’ingrandire la sua famiglia; ma non essendovi altro scrittore, che ci accenni questo fatto, non vogliamo rendercene mallevadori; e questa è la cagione, per cui ci siamo dispensati dall’accennarlo nella nostra storia. Se fu vero, è certo che avrà molto conferito alla carcerazione di questo ministro il segretario del vicerè, con cui il Percolla, ed altri magistrati ebbero delle contese per l’autorità, che costui si arrogava ne’ tribunali (2838).
      Il secondo presidente della gran corte fu Luca Cifuentes spagnuolo, che dovette succedere dopo la morte del Percolla nell’anno 1571. Manca ne’ nostri archivî la cedola di elezione di questo ministro; ma non può mettersi in dubbio, ch’ei fosse stato successore del Percolla nel detto tribunale, da ciò che in appresso accenneremo. Fu egli ministro integerrimo, di ottimi costumi, e di santa intenzione nell’amministrazione della giustizia. Morì nell’anno 1590, e fu seppellito nella chiesa di S. Maria degli Angioli de’ pp. minori osservanti di s. Francesco. Ciò che scrisse l’Auria (2839) tratto dal capo secondo del lib. I della vita del servo di Dio Girolamo di Palermo, cioè, che questo buono ecclesiastico ebbe certezza dell’eterna salute del Cifuentes, e che seppe ch’ei non dimorò nel purgatorio che sole 24 ore, non così di leggieri si adotta da noi, e siamo persuasi che assai difficilmente i viventi sanno i fatti, che accadono nell’altro mondo.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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