Quando parleremo dei presidenti del concistoro additeremo, com’egli da Milano fu trasferito a questo posto.
Per la promozione di Orazio della Torre alla presidenza del magistrato straordinario di Milano, occupò la presidenza della gran corte Diego Joppolo, ch’era successo al medesimo nel posto di reggente nel consiglio d’Italia. Fu egli eletto a questa carica a’ 16 di maggio 1672, come costa per cedola data in Madrid lo stesso giorno, e registrata in Palermo ai 7 di settembre dello stesso anno (2855), nella quale si dice, ch’ei vi viene eletto: Ob mutationem Don Horatii de la Torre Equitis Alcantarensis Ordinis equestris ad munus Magistratus extraordinarii Mediolanensis Status Praesidis: le quali parole vogliamo che siano avvertite, per chiuder la bocca a coloro, che fra gli esempî di ministri deposti dalla loro carica vi mettono Orazio della Torre. Quando la corte di Spagna avesse voluto deporlo, non l’avrebbe eletto presidente del magistrato straordinario di Milano, ch’era una carica gelosissima, essendo stato sempre quel ducato la pupilla degli occhi dei re Cattolici. Dovette la morte del Joppolo accadere prima dell’anno 1682.
Ai 3 di febbraio del detto anno vedesi promosso alla presidenza della gran corte Giovanni Ramondetta, giusta la cedola sottoscritta in detto giorno a Madrid, e registrata [XIII] in Palermo a 18 di gennaro dell’anno seguente 1683 (2856). Fu questi un cavaliere catanese dei principi del Pardo molto caro ai vicerè, e particolarmente al principe di Lignè, e al conte di S. Stefano, che lo adoperarono nei più scabrosi affari del regno.
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