Tutti e tre questi nostri storici si sono ingannati, e noi colla scorta delle cedole reali, che sono ne’ nostri archivî della cancellaria e conservadoria, crediamo essere nostro dovere lo emendarli, e mettere in chiaro la [XVI] verità de’ fatti. Resterà alcuno maravigliato all’udire che Modesto Gambacurta fu ben tre volte presidente del concistoro, e due volte almeno presidente dei patrimonio. Pur nondimeno la bisogna andò così. Ecco come: Essendo stato promosso l’anno 1574 Raimondo Ramondetta, che fu il primo presidente del concistoro, alla carica di reggente in Ispagna, fu eletto interinamente alla vacante presidenza il nostro Modesto Gambacurta da Carlo d’Aragona presidente e capitan generale del nostro regno, come leggesi nell’officina della regia conservadoria (2875). Questa elezione dovette essere fatta buona dal re Cattolico, non trovando noi che sia stato scelto altri alla medesima carica. Passati tre anni, cioè l’anno 1577, essendo morto Agostino Gisulfo presidente del patrimonio, il re si degnò di inalzare alla vacante presidenza il Gambacurta, come per cedola data in Madrid a’ 24 di marzo 1577, ed esecutoriata in Palermo a’ 15 di ottobre dello stesso anno (2876). Durò in questa carica Modesto fino all’anno 1582, quando morto il presidente del concistoro Navas de Puebla, ch’era stato suo successore, egli stesso fe’ istanza al re di ritornare ad essere presidente della regia coscienza. Il monarca Cattolico acconsentì alla dimanda, ed ei trovossi per la seconda volta eletto presidente di questo tribunale per cedola sottoscritta in Lisbona a’ 4 di agosto 1582, ed eseguita in Palermo a’ 26 di novembre dell’anno istesso (2877).
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