Era succeduto, come diremo, al Gambacurta nella presidenza del patrimonio il reggente Raimondo Ramondetta, ma morto questo, mentre ritornava in Sicilia, fu in suo luogo scelto alla stessa carica Giandomenico Cavallaro. In seguito essendo costui partito da questo mondo, piacque al sovrano di destinare nuovamente alla testa del real patrimonio il medesimo Modesto Gambacurta, che levò dalla presidenza del concistoro. L’onorifica carta reale, con cui venne eletto la seconda volta alla presidenza del patrimonio, fu data in Madrid a’ 26 di maggio 1592, e fu esecutoriata in Palermo agli 8 di gennaio del seguente anno 1593 (2878). Continuò egli in questa carica fino all’anno 1601, in cui ai 26 di gennaio gli fu surrogato Giovan Battista Celestre, siccome diremo, e allora il Gambacurta fu per la terza volta presidente del concistoro. Noi in verità non abbiamo potuto trovare ne’ nostri archivî la cedola di questa terza elezione; ma ricaviamo questo fatto dalla cedola in favore del Celestre; imperocchè in essa dicesi, che questi vien promosso alla presidenza del patrimonio: Par la Promotion, que hize de Don Modesto Gambacurta al de Presidente de Concistorio (2879). Ecco adunque chiaramente dimostrato, che Modesto Gambacurta fu almen due volte presidente del patrimonio, e tre volte del concistoro, come avevamo promesso di palesare.
Poco durò in questa terza presidenza della regia coscienza il Gambacurta, essendo stato chiamato l’anno 1602 ad occupare il posto di reggente nel supremo consiglio d’Italia, come si dirà a suo luogo.
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