Dovette il Ramondetta essere eletto nel mese di agosto 1582; e verisimilmente ai quattro di esso mese, nel qual giorno fu eletto il Gambacurta presidente del concistoro per la seconda volta, come si è detto di sopra, e si dirà, quando daremo il catalogo de’ presidenti della regia coscienza.
Non giunse il Ramondetta a prender possesso della presidenza del patrimonio, giacchè se ne morì in Genova; e perciò il re udendo questa notizia con cedola de’ 28 di settembre nell’anno 1583 data in S. Lorenzo all’Escuriale (2882) venne ad eleggere Giandomenico Cavallaro, ch’era avvocato fiscale dello stesso tribunale. Debbono perciò emendarsi così il marchese di Villabianca (2883), che l’Auria (2884), i quali non solamente tacciono il Ramondetta fra’ presidenti del patrimonio, ma parlando del Cavallaro lo situano per terzo presidente di questo tribunale, quando fu il quinto, avendolo precesso il Gambacurta, ed il Ramondetta.
Visse il Cavallaro fino all’anno 1591, e sull’entrare dell’anno 1592, alla di cui morte piacque al sovrano di richiamare alla vacante presidenza Modesto Gambacurta, come è chiaro dalla cedola reale de’ 26 di maggio 1592 (2885), che abbiamo di sopra riferito.
Mantenne il Gambacurta questa seconda presidenza, siccome si è detto, fino all’anno 1602, in cui passò in Ispagna, e gli fu sostituito Giovan Battista Celestre, che trovavasi in quella corte reggente del consiglio d’Italia. La cedola dell’elezione del Celestre fu sottoscritta a Tordesillas a’ 26 di gennaio 1602, e fu eseguita in Palermo a’ 4 di dicembre dello stesso anno (2886). Questi fu l’autore della famiglia de’ marchesi di s. Croce, che sussiste con isplendore nella capitale.
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