Il primo dunque presidente del concistoro fu Raimondo Ramondetta catanese nato da nobile schiatta, e uno de’ primi compilatori delle nostre prammatiche, e de’ capitoli del regno. Dopo di avere sostenuto con decoro per lo spazio di cinque anni questo posto, fu chiamato ad occupare quello di reggente nel sacro consiglio d’Italia vacante per la elezione di Agostino Gisulfo alla presidenza del patrimonio nell’anno 1574. Continuò in questa carica di reggente fino all’anno 1582, quando trovandosi vecchio, e malconcio in salute, chiese dal re di potere ritornare in Sicilia; nel che il monarca Cattolico gli fu compiacente, e lo accompagnò con un’onorificentissimo dispaccio, nel quale fu eletto presidente del patrimonio, e gli fu [XXVI] accordato che continuasse a godere il titolo di reggente, e che potesse dare il voto egli il primo in tutti i tribunali, e anche in quello della guerra. Ma non potè fruirsi di questi onori, essendo stato prevenuto dalla morte in Genova, come si è detto nel catalogo antecedente, nell’anno 1583. Il di lui cadavere fu trasportato in Palermo, e seppellito nel tempio di s. Domenico (2945). Vivono gli eredi di questo ministro ne’ duchi di Montalbo.
Quando il Ramondetta fu chiamato alla corte di Spagna, fu eletto presidente del concistoro Modesto Gambacurta, ch’era maestro razionale del real patrimonio. L’elezione ne fu fatta dal presidente del regno Carlo di Aragona, e perciò per allora fu interina, come leggesi nell’officina della regia conservadoria (2946), quale scelta fu certamente fatta buona dalla corte di Madrid, osservandosi che ei continuò ad esercitare questa carica fino che fu eletto presidente del patrimonio.
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