Era egli messinese, e trovavasi, quando fu eletto, avvocato fiscale del regio patrimonio. Il Mongitore (2981) lo fa morto a’ 9 di aprile 1650, ma noi crediamo che sia morto l’anno antecedente. Trovavasi allora vicerè di Sicilia il serenissimo Giovanni d’Austria fratello bastardo del re Filippo IV, il quale al morto Cariddi sostituì interinamente Diego Marotta. L’atto di questa elezione è dato a’ 9 di settembre 1649 (2982), dal che rilevasi, che il Cariddi in detto giorno era già morto. L’elezione del Marotta fatta dal detto serenissimo fu approvata dalla corte, che gliene spedì la cedola da Madrid a’ 9 di agosto del seguente anno 1650, nella quale dicesi, che viene eletto per la morte di Mario Cariddi. Questa carta fu esecutoriata in Palermo ai 2 di novembre dell’anno medesimo (2983). Conservò il Marotta la carica fino all’anno 1660, in cui passò alla presidenza della gran corte.
Ottenne nella promozione del Marotta il vacante posto Vincenzo Denti. Manca nei regî archivî la cedola di sua elezione, la quale dovette accadere nell’anno 1661, giacchè noi abbiamo ritrovato nell’officio del protonotaio nel detto anno l’elezione di Giuseppe Dominici di avvocato fiscale della gran corte: Ob promotionem D. Vincentii Denti Ducis Pylaino ad munus Praesidis Concistorii sacrae nostrae Conscientiae ulterioris nostri Siciliae Regni. (2984) Dal che ricavasi, ch’egli era avvocato fiscale della gran corte, quando fu fatto presidente del concistoro. Durò questo ministro in detta carica fino all’anno 1669, in cui fu fatto presidente del patrimonio, come si è detto nel catalogo antecedente.
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