Il chirografo regio fu sottoscritto in Madrid a’ 22 dello stesso mese, e fu esecutoriato in Milazzo nel mese di gennaio 1676, come costa dal registro della regia cancellaria, dove manca il dì del mese suddetto, in cui fu fatto il registro (2988). Dalla suddetta cedola siamo avvertiti, che il Guerrero, che naturalmente era spagnuolo, fu prima avvocato in Granata, indi consultore de’ vicerè in Sicilia, e finalmente consigliere della camera di s. Chiara in Napoli, dal qual posto fu promosso alla presidenza del concistoro. Passò egli di poi l’anno 1681 fra’ reggenti spagnuoli del supremo consiglio d’Italia.
Chiamato in Ispagna per occupare la mentovata reggenza il Guerrero, fu istallato nella presidenza del concistoro Francesco Romeo, ch’era uno de’ maestri razionali. L’elezione fu fatta in Madrid a’ 14 di luglio del ridetto anno 1681, e la cedola da lui ottenuta fu esecutoriata in Palermo a 16 di settembre dello stesso anno (2989).
Un altro maestro razionale occupò questa presidenza alla morte del Romeo, che dovette finir di vivere l’anno 1682. Fu questi Vincenzo Finocchiaro, ch’era verisimilmente catanese. La carta di sua elezione fu data in Madrid a’ 22 di febbraio 1683, e fu quindi registrata in Palermo a’ 10 del seguente aprile (2990). Continuò in questa presidenza il Finocchiaro molto tempo, giacchè fino all’anno 1693 non troviamo che sia più vacata questa carica.
L’anno dunque suddetto 1693 a’ 24 di febbraio noi veggiamo promosso alla presidenza del tribunale del concistoro Ignazio Gastone o Engaston, come lo nomina la cedola, che fu poi eseguita in Palermo agli 11 di aprile dello stesso anno (2991). Era egli cavaliere catanese, e fu prima destinato capo del tribunale della giunta eretta in Messina dal conte di s. Stefano ne’ rumori di quella città. Fu poi avvocato fiscale del patrimonio, e maestro razionale.
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