Non potè godere, che pochi mesi, della presidenza concistoriale, essendo morto in Palermo a’ 19 di agosto del medesimo anno 1693. Nella chiesa della Mercè, dove fu seppellito, leggesi il suo elogio pubblicato dal Mongitore (2992), dal qual apprendiamo ch’egli era eloquentissimo, e fu caro alle muse.
Sebastiano Giusino alla morte del Gastone prese il posto di presidente nel tribunale del concistoro. La cedola, con cui fu promosso, fu firmata dal re Cattolico in Madrid a’ 26 di gennaio 1694, e registrata in Palermo a’ 19 del seguente marzo (2993). Di questo soggetto si è parlato nel catalogo de’ presidenti della gran corte.
[XXXI] Inalzato il Giusino, come si è detto, a sedere da capo nella gran corte, la vacante presidenza del concistoro fu conferita a Leonardo la Placa, che occupava l’uffizio di avvocato fiscale della stessa gran corte. La cedola reale di sua elezione fu data in Madrid a’ 20 di febbraio 1697, e fu eseguita in Palermo a’ 3 di aprile dell’anno istesso (2994).
Giuseppe Fernandez de Metrano, di cui abbiamo favellato fra i presidenti della gran corte, e quei del patrimonio nei due antecedenti cataloghi, successe per la morte del Placa nella presidenza del concistoro all’anno 1699. La cedola fu data a Madrid a’ 9 di maggio del detto anno, e fu esecutoriata in Palermo a’ 15 del seguente giugno (2995). Dei meriti di questo cavaliere taceremo, avendoli altrove rapportati.
Nell’anno 1703 essendo passato a reggere il patrimonio il detto di Fernandez, acquistò la carica di presidente del concistoro Stefano Mira, che ritrovavasi maestro razionale della real camera.
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