Fu inalzato allora alla reggenza nel consiglio d’Italia Giuseppe Napoli, ch’era presidente del patrimonio, in forza di una real cedola sottoscritta a Madrid a’ 12 di ottobre 1625, ed esecutoriata in Palermo a’ 22 di gennaio 1626 (3033). Dalla suddetta data della esecutoria restò ingannato il Mongitore, scrivendo (3034), ch’ei fu eletto reggente l’anno 1626. Dal non vedere più nominato questo giureperito negli archivî regi, crediamo verisimile ch’egli sia morto in Ispagna nell’anno 1642, in cui vediamo eletto nel posto di reggente il di lui successore.
      Fu questi Rocco Potenzano, che occupava la presidenza del concistoro. Ne fu fatta l’elezione in Madrid a’ 21 di ottobre 1642, e fu registrata in Palermo a’ 12 di gennaro 1643 (3035). Sappiamo, ch’ei sulla fine di quest’anno arrivò in Ispagna; giacchè il di lui possesso accadde a’ 12 di novembre, come costa dal dispaccio reale segnato in Madrid a’ 20 di dicembre, con cui si ordina che segli assegni il salario dal dì di sua possessione, qual dispaccio fu poi registrato in Palermo a’ 17 marzo del seguente anno 1644 (3036). Si trattenne il Cannizzaro in Ispagna fino all’anno 1646, quando morto Vincenzo Girgenti, fu egli, come fu avvertito fra’ presidenti del real patrimonio, eletto a presedere a questo tribunale.
      Noi abbiamo nel catalogo de’ presidenti del patrimonio notato, che l’Auria si era dipartito dalla verità storica nel fissare la morte del Girgenti a’ 4 di febbraro 1647, e ci siamo impegnati di parola, ch’ei fosse morto nell’anno 1646. Eccone la prova: il Girgenti dovè morire, prima che il Potenzano fosse eletto presidente del patrimonio, e prima che si fosse dato un successore a questo reggente, ma l’elezione del successore fu fatta nel mese di dicembre 1646, come or ora appaleseremo; dunque il Girgenti dovette morire prima di questo mese, e perciò prima dell’anno 1647. Egli è vero, che la cedola, con cui da Madrid fu fatta l’elezione del Potenzano alla presidenza del patrimonio, fu data a’ 27 di marzo 1647, ma ciò non monta a nulla.