Le cedole per lo più si segnano, quando i candidati partono per venire ad impossessarsi della carica accordata loro, e talvolta ancora dopo di esservi arrivati. In quell’anno poi 1646, essendo gli affari della Sicilia in disordine, come si dirà a suo luogo, non è meraviglia che siesi tardi pensato a spedire il regio chirografo. Oltre che non era possibile fra il breve spazio di 23 giorni, quanti ne corsero da’ 4 di marzo a’ 27 di esso mese, che sia arrivata in Madrid la notizia della morte del Girgenti, e siasi la corte di Spagna, che nelle sue risoluzioni camminava a passo di piombo, determinata a dar la carica vacante della presidenza del real patrimonio al Potenzano, e ad avvertirne così sollecitamente il vicerè. È dunque più probabile, che il Girgenti sia morto l’anno 1646, che il Potenzano sia stato nel medesimo anno eletto presidente del patrimonio, e che siasi anche provveduta la carica di reggente, sebbene questi avvisi non siano arrivati al vicerè marchese de los Veles, se non nell’anno seguente 1647.
Nel posto lasciato vacante dal Potenzano in Ispagna fu incardinato Antonio Xirotta, la di cui cedola di elezione fu data in Madrid [XXXVI] a’ 23 di dicembre 1646 (3037). Non ebbe lo Xirotta il piacere di sapere la sua elezione; se ne morì egli prima, che gliene arrivasse la notizia; e perciò vacò questa carica anzichè l’eletto se ne mettesse in possesso.
Si tardò bene un anno, ed un mese prima che fosse chiamato in Ispagna il nuovo reggente. Le vertigini di Palermo, che noi abbiamo descritte nel corso di questa storia, teneano così occupata la corte di Spagna, che tutte le mire di essa erano rivolte ad estinguere il nato incendio.
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