Noi parleremo, per non rompere il filo de’ giureperiti, de’ consiglieri siciliani, e da ultimo daremo la serie de’ presidenti di questa giunta.
I primi due eletti consiglieri furono Carlo Onofrio Buglio messinese, e Girolamo Arena palermitano. Il primo avendo servito molti anni la sua patria nell’amministrazione della giustizia, era stato promosso al grado di maestro razionale del real patrimonio, e mentre occupava questa magistratura fu destinato per uno de’ ministri della giunta di Sicilia. Era anche l’Arena uno de’ migliori giureconsulti del foro siciliano, che trovavasi nel posto di avvocato fiscale della gran corte. Questi visse in Napoli fino all’anno [XXXIX] 1717, in cui terminò i suoi giorni, e la corte volendogli sostituire un altro, scelse Domenico Landolina famoso giureperito, ch’era allora nella carica di avvocato fiscale della gran corte, cui fu spedito il biglietto di avviso per via della real segreteria di giustizia, e grazia a’ 3 di marzo 1748. Fu questo eseguito in Palermo a’ 17 del seguente aprile, dietro la quale esecuzione uscì il dispaccio patrimoniale nel dì 8 di maggio (3058).
Il Buglio, come si è detto nella serie dei presidenti della gran corte, dopo la morte di Giovan Tommaso Loredano, venne in Palermo a coprire la vacante presidenza, ed in suo luogo fu chiamato ad occupare la reggenza in Napoli Vincenzo Natoli, il quale trovavasi decorato della carica di ministro in Messina. La segretaria di grazia e giustizia ne spedì in Palermo la lettera di avviso data in Napoli a’ 26 di giugno 1751, che fu registrata con dispaccio del real patrimonio nella conservadoria dell’azienda (3059).
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