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      La cedola fu firmata agli 11 di agosto dello stesso anno, e la deputazione suddetta n’ebbe l’avviso a’ 20 del medesimo mese (3072).
      Conservò il principe di Campo Reale questo posto fino all’anno 1781, in cui pieno di anni, e di meriti terminò i suoi giorni in Napoli. La deputazione del regno fra i tre soggetti, che presentar suole al monarca, nominò Antonino Montaperto duca di santa Elisabetta cavaliere commendabilissimo, che avea fatto cotanto onore alla nazione nelle varie ambascerie, che sostenute avea, rendendo considerabili servigî alla corona. Ritrovavasi egli allora in Madrid collo stesso carattere di ambasciadore alla corte dell’invitto Carlo III. Il nostro re Ferdinando volentieri condiscese a chiamarlo in Napoli, e lo investì della presidenza della giunta con cedola de’ 22 di settembre dell’additato anno, della quale fu riscontrata la deputazione del regno a’ 3 del seguente ottobre (3073).
      Venuto in Napoli il duca di Santa Elisabetta amministrò poco tempo la sua presidenza; avvegnachè essendo andato al regio palagio il dì 25 di dicembre dell’anno 1782, per augurare a’ sovrani felici le feste natalizie, colpito da una goccia alla presenza del re morì immediatamente. Si tardò qualche mese a provvedere di capo la giunta di Sicilia, essendosi indugiato dalla deputazione del regno a proporre al sovrano i tre candidati. Finalmente arrivata la nomina, cadde la scelta del monarca nel meritevolissimo Stefano Riggio principe di Aci, comandante generale degli eserciti di S.M. e capitano delle allora sue reali guardie italiane.


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Storia cronologica dei vicerè luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia
Appendice - Indici - Note
di Giovanni Evangelista Di Biasi
Stamp. Oretea
1842 pagine 1333

   





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