Albertino Arnaldo, vescovo di Patti, presidente del regno, 179.
Alesi Giuseppe congiura con molti compagni contro il governo, e la nobiltà, 336. Quali fossero i nomi de’ congiurati? ivi. È scelto a sorte per primo capopopolo, ivi. Eccitata la tumultuazione, si fa vedere a cavallo colla spada sguainata, e preceduto da uno stendardo, 337, e n. 2. Viene respinto co’ suoi dalle soldatesche spagnuole, ivi. Arma, mette la guardia al regio palagio, e torna a casa, dove comincia a dispacciare, ed ordina, che si chiudano le porte della città per impedire, che vi entrino de’ soldati, 338. È invitato dal senato di Palermo per regolare gl’interessi dell’annona civica, e destina la chiesa di s. Giuseppe per il luogo del congresso, ivi. Risoluzioni da lui prese in quell’adunanza, 339; invita il vicerè in città, e vieta le armi da fuoco, ivi. Tiene una nuova assemblea nello stesso tempio, in cui si mostra favorevole al vicerè. Convoca un terzo congresso, in cui si fa eliggere sindaco col soldo di due mila scudi, e una guardia di settanta uomini, e stabilisce, che si richiami il vicerè, 340. Fa cantare il Te Deum nella medesima chiesa, dove interviene, ivi. Ristabilisce con un bando l’autorità del vicerè, salvo nelle cose, che appartengono al sindaco, ivi. Va in pompa al duomo per ringraziare il Santissimo Crocifisso per la pretesa tranquillità data alla capitale, ivi. Comincia a sospettare di qualche trama contro di se, ivi. Come fossero disposte le truppe, che marciavano contro di esso?, ivi.
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