Partorisce un maschio, gli battezza il re Carlo III, da cui riceve un giojello, 600.
Barberio Gio. Luca, sue fiscalie, 139. I parlamentarî, nel parlamento del 1508, dimandano, che non si dia retta ai suoi progetti, 140. Risposta equivoca del re Cattolico, ivi, nota 4.
Barcellona città di Spagna, ritorna alla ubbidienza del re Giovanni, 113.
Barlotta Giuseppe, principe di s. Giuseppe, incolpato di tradimento, vien carcerato, e dopo molti anni è dichiarato innocente, 465. Suo stato, ed elogio, ivi, nota 3.
Barnabò conte, governatore di Reggio, fu chiamato dai Messinesi dopo la partenza dei Francesi, vi viene, e racconsola quei cittadini, 413.
Baroni di Palermo abbandonano la città dopo la morte di Ferdinando il Cattolico, e vanno ad abitare in Termini, 149, senza aver animo di portarsi in Messina, ivi, nota 5. Sono richiamati alla patria dopo la partenza del vicerè Ugo de Moncada, e tranquillano la città, 153. Cercano di liberar Palermo dalla tumultuazione suscitatavi da Giovan Luca Squarcialupo, 160. Quali fossero?, ivi, n. 1. Si turbano alla fuga del Pignatelli, 160. Fingono nondimeno di volere collegarsi coi congiurati, ed assistono con essi alla chiesa dell’Annunziata, dove, mentre celebravasi la messa, li uccidono, 161.
Barone Francesco, vien chiesto per segretario da Giuseppe di Alesi mentre stava preso alla inquisizione, e ne vien fatta la dimanda allo inquisitore Trasmeda, 338. Il Vairo vuole eliggerlo per doge della nuova repubblica, 346. Suoi talenti, ivi, n. 2.
Baronio Cesare cardinale.
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